mercoledì 17 giugno 2015

Sista två veckor/ Ultime due settimane!

Ormai mancano solo due settimane e poi la mia esperienza si sarà conclusa. Almeno in pratica, perchè in teoria sento che tutto ciò che ho imparato in Svezia sarà sempre una parte di me. Porterò questo bel paese nel cuore per sempre, insieme a tutte le memorie e le lezioni di vita. Non dimenticherò mai tutte le persone che ho conosciuto durante il mio cammino, soprattutto quelle che hanno contribuito a rendere quest'avventura indimenticabile. Guardando indietro negli ultimi dieci mesi, posso affermare ancora una volta di essere contenta e soddisfatta. Quest'anno mi ha fatto bene, mi ha aiutato ad essere piu' aperta e a diventare piu' indipendente, affrontando sfide che mai avrei potuto immaginare. Come avevo già scritto nel post precedente, il mio stato d'animo (come penso anche quello di tutti gli altri exchange students che stanno per partire) è contraddittorio in questo momento. Anche se mi ci è voluto molto tempo per imparare ad apprezzare questo posto, ho infine capito che Piteå e il Norrland sono la mia casa adesso. Mi mancherà tutto di questa città, dalle buie notti invernali alle chiare sere d'estate, dai freddi pomeriggi passati a fare fika dopo aver visto un film alle lunghe passeggiate nel bosco. Mi mancherà la neve, sui tetti delle case, sulle strade, sugli alberi, sulle biciclette davanti scuola. I tramonti spettacolari alle 2 di pomeriggio d'inverno, il sole alle 11 di sera d'estate, il sapore delle more appena colte, il vento gelido alle 7 di mattina, il profumo delle kanelbullar appena sfornate, l'incredibile quiete e il silenzio della foresta innevata alla vigilia di Natale, mangiare la cioccolata durante le lezioni di matematica, il sapore del tè caldo. Potrei andare avanti all'infinito. Dall'altra parte, anche Roma e l'Italia sono la mia casa. Durante il lungo e freddo inverno, e soprattutto nei momenti difficili, ho più volte considerato mentalmente l'idea di mollare tutto, di tornare a casa. In quei momenti è stato il ricordo di casa e di tutte le cose belle e delle persone amate che mi ha aiutato a ricordare il vero motivo per cui ero partita e che mi ha dato la forza di andare avanti. E quindi si, c'è una parte di me che è abbastanza contenta di tornare, ora che ho capito quanto amo veramente la mia vita italiana. Quando penso al sapore meraviglioso del cibo italiano, alla pizza da Rosso Pomodoro con gli amici, ai giri in motorino sotto il sole, alle serate d'estate passate in riva al mare, alle domeniche a pranzo da nonna, alle camminate in centro tra le bellezze di Roma, al lungomare di Salerno, al mare e i cannoli della Sicilia e a molte altre cose, non posso fare altro che amare il mio paese. E non c'è nulla di nuovo in questo, l'ho sempre saputo dentro di me, buffo che per capirlo veramente sono dovuta andare a vivere un anno in Lapponia!
Ops, mi sono lasciata un po' andare e ho scritto un poema, scusate. Sono fatta così, amen. Infatti i miei temi a scuola vengono sempre troppo lunghi. Comunque, la scorsa settimana è stata una delle più belle che abbia passato qui in Svezia, quindi devo assolutamente raccontarverla! Lunedì 8 giugno è iniziata la studentveckan, cioè la settimana del diploma svedese. Noi italiani che facciamo per il diploma? La maturità e studiamo come matti per mesi. Cosa fanno invece gli svedesi? Festa. Festa. Festa. Uno dei motivi per cui amo questo paese. Infatti lunedì la mia classe ha organizzato una festa ed è stata un sacco divertente! Tutti erano felici e sociali, alleluja! Poi martedì c'è statto il ballo, a cui sono andata con la mia amica turca Dora. Abbiamo aspettato tipo 1 ora e mezza in macchina prima di arrivare al tappeto rosso. Dopo che Maggan e Maggan (le nostre mamme ospitanti) ci hanno fatto centomila foto, siamo entrate e abiamo incontrato i miei compagni di classe, poi siamo andati al tavolo e abbiamo cenato (il cibo non era un granchè). Nel frattempo c'era una specie di spettacolo, con balli e canti. Devo dire che la cosa più entusiasmante di tutta la serata è stata sentire la sorella ospitante di Dora cantare. Non è stato un granchè il ballo, ma almeno è stata un'esperienza!



 Il giorno dopo, cioè mercoledì, c'è stata un'altra festa. Giovedì abbiamo decorato la classe tutti insieme, poi venerdì c'è stato lo studenten (il diploma), perciò ci siamo incontrati tutti in un parco vicino la scuola alle 7,30 di mattina per fare la "champagne frukost", cioè la colazione con lo champagne e frutta. Verso le nove siamo andati in classe, dove ci aspettavano tutti i nostri professori. Alle 10 ci siamo riuniti in una grande sala, dove c'è stato un concerto e la preside ha consegnato fiori a tutti i professori e premi ad alcuni studenti. Io pure ne ho ricevuto uno, con mia grande sorpresa! Ero troppo feliceee! Dopo tutto ciò, siamo tornati in classe per pranzare e salutare i prof. Poi dalle 12 in poi, c'è stata la "utspring", cioè ogni classe,una alla volta, corre fuori dai cancelli della scuola cantando e ballando una canzone già scelta e preparata in precedenza. Poi ognuno va dalla propria famiglia. Io non riuscivo a trovare la mia nella folla, ma poi ho visto il cartello ed erano tutti li riuniti, mi hanno ricoperta di fiori e di regali e mi hanno abbracciato: non credo di essere mai stata più felice! Poi ogni classe è salita sul proprio camion/trattore e uno per uno sono partiti, facendo 4 volte il percorso dalla scuola al centro. So che sembra strano, ma è stato divertentissimo, perchè nel frattempo cantavamo e ballavamo con la musica a palla! Sono tornata a casa con i piedi a pezzi -.- Poi ovviamente la sera stessa c'è stata una festa, dove tutti piangevano e si salutavano!